Seggiolini auto, bene il disegno di legge su obbligo di allarme anti abbandono

da adocnazionale.it 

In arrivo un nuovo disegno di legge che mira a garantire l’incolumità dei bambini e dei ciclisti e a limitare le distrazioni tecnologiche per gli automobilisti. L’Adoc approva le modifiche al Codice della Strada proposte, in particolare sull’obbligo di dotare i seggiolini di un allarme anti abbandono.

“Apprezziamo il disegno di legge proposto dal senatore Nencini – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – tra le nostre 100 proposte inviate al Governo c’era proprio quella di introdurre norme più severe e maggiori controlli sul corretto utilizzo dei seggiolini in auto nonché operare una stretta sull’uso di tutti dispositivi elettronici durante la guida, una delle principali cause di incidenti. Pertanto la previsione di dotare obbligatoriamente i seggiolini di un dispositivo di allarme anti abbandono non può che incontrare il nostro più ampio favore. Vorremmo però che fosse fatto un ulteriore passo in avanti e che si prevedano detrazioni per l’acquisto di dispositivi di sicurezza dei bambini, in primis proprio dei seggiolini. Mediamente per un seggiolino si spendono circa 300 euro e considerando che spesso il bambino si trova a dover essere trasportato in più macchine, almeno due considerando quella di un nonno o dell’altro genitore, la spesa può crescere e superare anche i 600-700 euro. E’ sicuramente una spesa impegnativa, non a portata della maggioranza delle famiglie e che rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla diffusione e all’utilizzo. Per questo crediamo che la spesa per l’acquisto di un seggiolino auto debba poter essere portata in detrazione, al fine di agevolarne la diffusione e l’acquisto, incrementando la sicurezza dei nostri figli.”

Il 20% delle famiglie non usa i seggiolini, ma servono detrazioni per l’acquisto

Secondo una stima dell’Adoc il 20% delle famiglie non usa il seggiolino auto per i propri figli, o non lo usa costantemente o non correttamente. Di questi, il 65% ammette di non usarlo in modo continuativo, il 27% lo utilizza in modo non corretto, l’8% non lo utilizza proprio. Nonostante i dati sull’incidentalità facciano rabbrividire e nonostante le oltre 157mila sanzioni elevate per l’inosservanza sui dispositivi di sicurezza e di ritenuta dei bambini nel 2015, con importo minimo di 81 euro e la decurtazione di 5 punti patente, c’è ancora una certa resistenza sia all’utilizzo tout court, sia all’uso in modo corretto, del seggiolino auto. L’Adoc ha raccolto un campionario di “scuse” o giustificazioni per il non utilizzo, dal “Sono solo pochi metri” al “In macchina piange, preferisco tenerlo in braccio”, dal “Basta legarlo con la cintura di sicurezza” al “Il seggiolino è solo sulla mia auto, con i nonni uso la cintura”. I seggiolini devono essere installati su tutte le principali auto in cui viaggia il bambino, e devono essere utilizzati in modo corretto, utilizzando il seggiolino giusto per l’età, il peso e l’altezza e posizionandolo in modo corretto.

>>>GUIDA SUL CORRETTO UTILIZZO DEI SEGGIOLINI<<<

I 10 CONSIGLI PER IL VIAGGIO IN AUTO CON I BAMBINI

  1. IL SEGGIOLINO E’ OBBLIGATORIO PER LEGGE: fino ai 36 kg di peso (o 150 cm di altezza) i bambini devono viaggiare in auto con un seggiolino o un adattatore omologato al loro peso e alla loro statura. Il mancato rispetto di questa regola porta a una multa (da 81 a 323 euro) e alla detrazione di 5 punti dalla patente.
  2. IL SEGGIOLINO NON E’ UGUALE PER TUTTI: esistono i seggiolini (adatti fino ai 18 kg di peso) e gli adattatori (dai 18 ai 36 kg), divisi in base al peso in 5 gruppi.
  3. METTERE IL BAMBINO SUL SEGGIOLINO: fino ai 9 kg di peso deve essere messo in un ovetto o nella navicella, sui sedili posteriori, esclusivamente in senso opposto a quello di marcia. Dai 9 ai 18 kg, i bambini possono essere messi nel seggiolino girati nel senso di marcia, assicurandosi che sia ben legato dalle cinture di sicurezza. Superati i 36 chili o il metro e mezzo d’altezza il bambino può viaggiare, sempre seduto nel sedile posteriore, solo con la cintura allacciata.
  4. SEMPRE PROTETTI: non tralasciare mai di legare il bambino, anche se per pochi metri o con la macchina ferma. Anche un piccolo urto può provocare un grave danno a un bambino piccolo non correttamente legato.
  5. ATTENZIONE AGLI AIRBAG: se la vostra macchina è dotata di airbag anteriore non mettete mai il seggiolino del neonato davanti, l’impatto sarebbe devastante sul corpo di un bambino.
  6. MAI DISTRARSI CON MINORI A BORDO: un incidente su sei è causato da disattenzioni soprattutto legate all’utilizzo del telefono. Mani sul volante e occhi alla strada, dunque, specie se si hanno minori a bordo: una sterzata all’ultimo momento o un tamponamento in città potrebbero avere conseguenze anche gravi su bambini piccoli.
  7. SE PIANGE, LASCIALO LEGATO: se il neonato piange e siete soli in macchina, accostate appena potete e verificate che non abbia bisogno di essere cambiato, nutrito o altro. I bimbi tra i 2 e i 4 anni, invece, si rilassano e si addormentano in macchina, ma non prestate troppa attenzione alle loro proteste se siete alla guida da soli. Mai lasciare le mani sul volante o voltarsi se i bambini chiedono qualcosa, piuttosto sfruttare invece lo specchietto retrovisore per guardarli.
  8. MUSICA E GIOCHI PER CALMARLI: è bene avere in macchina un cd con le canzoncine preferite dei bambini. Se dovete affrontare un viaggio lungo senza nessun altro adulto oltre a voi alla guida, meglio dare ai bimbi anche dei giochini: pelouche, libretto o altro. Fatelo prima di partire, posizionando i giochi vicino al loro sedile, di modo da non dover subire le loro continue richieste durante il viaggio.
  9. ATTENZIONE AL CIBO: far mangiare i bambini in macchina può essere pericoloso, soprattutto in caso di incidenti o semplici frenate brusche. C’è il rischio di soffocamento. E’ preferibile farli mangiare, e bere, a macchina ferma, ma sempre legati.
  10. CHIUDERE LE PORTE: sembra scontato, ma è fondamentale chiudere tutte le portiere con la chiusura centralizzata, evitando che accidentalmente il bambino possa aprirle in corsa.

Estate a rischio ladri in casa: come difendersi?

da bitontoviva.it 

Partenze per le vacanze, case lasciate vuote per settimane, interi quartieri che si spopolano a ridosso dei mesi estivi: in questo periodo cresce il rischio di subire furti in abitazione e, sul fronte della prevenzione, qualcosa certamente si può fare.

Si parte sempre dal buon senso (scrivere sui social dalle vacanze indicando destinazione e periodo di soggiorno equivale, più o meno, a lasciare le chiavi di casa ai ladri, ndr), ma è bene conoscere alcune pratiche che, se suggerite come in questo caso da chi conosce fenomeni e tipologie di criminali, diventano uno strumento di prevenzione molto prezioso.

Evitare di far sapere se si sta partendo, controllare il funzionamento del sistema dall’allarme, lasciare accesa una luce o la radio per mostrare che la casa è abitata, chiedere ad un amico di controllare periodicamente l’abitazione e di prelevare con frequenza la corrispondenza che potrebbe accumularsi nella casella condominiale: questi alcuni dei suggerimenti dell’Arma dei Carabinieri per proteggere al meglio la propria abitazione durante le vacanze estive.

Sono due le categorie di ladri che colpiscono nel periodo estivo: le bande specializzate, che vanno a colpo sicuro puntando le case di proprietà di famiglie facoltose, più complicate da violare, ma che garantiscono un bottino importante, e coloro che invece approfittano di qualsiasi situazione e prendono di mira appartamenti senza una reale strategia.

NUOVI SISTEMI DI ALLARME
Le aziende del settore offrono soluzioni alla portata di tutti: con le nuove tecnologie esistono infatti sistemi sofisticati adatti sia al pensionato sia al cliente più facoltoso, anche tenendo conto che la spesa può quasi sempre essere rateizzata. Per fare qualche esempio, esistono sistemi di allarme interamente senza fili, utilizzando la tecnica wifi e Gsm con pannello di controllo parla/ascolta, due sensori di movimento con registrazione immagini, shock sensor per porte e finestre (vale a dire sensori in grado di rilevare le vibrazioni prodotte da un tentativo di attacco), sirena ad alta potenza, lettore chiavi intelligenti, controlli degli accessi e pulsante Sos collegata ad una centrale di sorveglianza privata.

SMARTPHONE, TABLET E “SOCIAL”…
Porte blindate, grate in acciaio, serrature evolute sono, quindi, fondamentali per proteggersi, ma dotarsi di un antifurto elettronico collegato con le forze dell’ordine o con istituti di vigilanza privati, con telecamere monitorabili e in tempo reale sul proprio smartphone o tablet sicuramente rappresenta una preziosa integrazione delle difese fisiche. È bene infatti rammentare che le difese fisiche sono in grado di rallentare l’attacco del malvivente, mentre le difese elettroni che segnalano a chi di dovere che l’attacco è stato iniziato o in corso. Ma non andrebbe dimenticata una reciproca collaborazione fra vicini in modo da tenere d’occhio le abitazioni soprattutto in assenza del proprietario.

FATE ATTENZIONE A…
Tra i suggerimenti delle forze dell’ordine ce ne sono alcuni molto semplici: mettere solo il cognome sia sul citofono sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l’individuo, il cognome la famiglia), non attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l’appartamento, da conservare nella stessa borsetto contenitore le chiavi e i documenti di identità, onde rendere più difficoltoso per il malvivente abbinare mazzo di chiavi all’abitazione, non mettere al corrente troppa gente dei propri spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate).

È poi opportuno avere installata una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza e, per una maggiore sicurezza, sarebbe bene poter contare su videocitofoni e telecamere a circuito chiuso. Infine, in caso di scippo o borseggio, con la probabilità che il malvivente possa individuare l’appartamento cui si riferisce il mazzo di chiavi, è bene telefonare immediatamente ad un vicino di casa, mettendolo in guardia su possibili accessi abusivi. Naturalmente il vicino deve sorvegliare con discrezione l’appartamento e telefonare alle forze dell’ordine se del caso, evitando in ogni modo di fronteggiare il malvivente. Questa iniziativa deve essere attuata immediatamente, ancora prima di presentare denuncia le forze dell’ordine, perché l’esperienza mostra che un malvivente può essere in grado di presentarsi presso l’abitazione del soggetto borseggiato in tempi brevissimi.

Consigli per prevenire furti nelle abitazioni

  • Chiudere il portone d’accesso al palazzo.
  • Non aprire il portone se non sapete chi ha suonato.
  • Installare dispositivi antifurto, collegati possibilmente con numeri di emergenza.
  • Conservare documenti personali nella cassaforte o in un luogo sicuro.
  • Installare una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza, la cui chiave deve essere a prova di duplicazione abusiva.
  • Installare videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso.
  • Attivare sempre l’allarme.
  • Illuminare l’ingresso e le zone buie.
  • Non informare tutte le persone di vostra conoscenza dei vostri spostamenti.
  • Lasciare accesa una luce o la radio.
  • Sulla segreteria telefonica, registrate il messaggio sempre al plurale.
  • Se vi accorgete che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrate in casa, portatevi in una posizione di sicurezza, e chiamate immediatamente il 112.