La gestione di un condominio è un’attività tutt’altro che semplice. Ecco perché la recente riforma ha voluto disegnare la figura dell’amministratore come una vera e propria professione. È dall’esercizio continuativo di tali compiti che si maturano le esperienze e i contatti necessari a rendere più semplice ed agevole la gestione degli edifici. In questo modo, peraltro, è possibile avere a riferimento gli stessi interlocutori per i lavori da eseguire nei vari palazzi come, ad esempio, la ditta per la riparazione dell’ascensore, il fabbro per la sostituzione del tamburo della serratura del portone d’ingresso, l’elettricista per la sostituzione delle luci fulminate, per il cancello del garage o per la sbarra metallica del parcheggio, l’impresa che si occupa dello spurgo, il giardiniere, ecc. Si tratta, infatti, di compiti da gestire nel quotidiano che necessitano di interventi rapidi e agevoli, in modo da non compromettere gli interessi dei proprietari degli appartamenti. Convocare l’assemblea per ogni necessità di questo genere sarebbe oltremodo oneroso e defatigante. Ciò detto, è giusto chiedersi: in condominio, chi decide i contratti per i lavori?
Pareti da abbattere: serve l’ok «statico»
C. B. – ANCONA
Il diritto di proprietà su un’unità immobiliare in condominio va esercitato non solo in funzione dell’interesse individuale, ma anche in accordo con le esigenze di convivenza dovute alla sovrapposizione verticale o alla contiguità orizzontale delle unità immobiliari o delle parti comuni. In altri termini, l’acquisto di un appartamento in un condominio esige che il proprietario, nel godimento dell’immobile, tenga conto degli interessi riguardanti le proprietà altrui, nonché quelle condominiali.
La legge (articolo 1122 del Codice civile) vieta dunque al singolo condomino di eseguire nel suo appartamento opere che possano arrecare danno alle parti comuni. Motivo per cui occorre sempre informare l’amministratore prima di dar luogo a interventi in grado di determinare un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio.
Bonus mobili, lavori in condominio, fondi pensione: i nuovi dati nel 730
da ilsole24.com
Più dati e più precisi. La dichiarazione dei redditi precompilata si avvia a spegnere le tre candeline nel 2018 con un nuovo pacchetto di informazioni maggiormente dettagliato rispetto agli anni precedenti. A partire dal bonus mobili, passando per la cessione del credito per i lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico su parti comuni degli edifici condominiali fino ad arrivare alle pensioni complementari e ai rimborsi di spese mediche. È l’effetto dell’aggiornamento delle modalità di trasmissione delle informazioni messo a punto dall’agenzia delle Entrate. A questo obiettivo di una maggiore completezza delle comunicazioni, si aggiungono poi per la prima volta: le spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza di asili nido e le erogazioni liberali che saranno comunicate dagli enti del Terzo settore ma solo in via facoltativa (non c’è un obbligo, quindi). Vediamo meglio nel dettaglio.